VINO BIANCO 2019 "ANIMA ARANCIO" - GIACOMO FENOCCHIO
- Descrizione
DESCRIZIONE PRODOTTO:
“Anima Arancio”, è il nuovo vino dell’azienda piemontese Giacomo Fenocchio, tributo alla tradizione e una riscoperta di quelle sfumature che caratterizzano ancora di più l’espressività dell’Arneis. La lunga macerazione sulle bucce, che dura più di un mese in acciaio, conferisce al vino una complessità e una spiccata identità territoriale dovuta ad una maggiore estrazione di sostanze polifenoliche aromatiche, che rendono ancora più forte la voce di questo vitigno autoctono molto antico.
REGIONE: PIEMONTE |
ZONA GEOGRAFICA: LOC. BUSSIA , MONFORTE D'ALBA (CN) |
NOME CANTINA: GIACOMO FENOCCHIO AZ. AGRICOLA |
ANNO: 2019 |
SIZE: 0,75 CL.
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GRADI: 14 %
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UVE: 100% Arneis
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VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO:
Il terreno in questa zona è prevalentemente calcareo-sabbioso con resti di conchiglie fossili che testimoniano l’origine marina dei suoli. L’uva viene vendemmiata verso metà settembre e in vigna si osserva tutta l’attenzione necessaria affinché ogni grappolo sia giunto a perfetta maturazione. Lunga macerazione sulle bucce per più di un mese in contenitori di acciaio , fermentazione spontanea sui propri lieviti indigeni .
COLORE: Ambrato con riflessi aranciati |
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10° 12° Gradi |
PROFUMI:
Al naso dimostra fin da subito grande profondità del tutto particolare, certamente richiama l’albicocca disidratata, la cotogna, l’agrume candito, ma anche toni minerali, quello che colpisce è l’estrema purezza espressiva, si sente che è un vino seguito con attenzione.
Al palato conferma queste impressioni, rivelando fra l’altro una freschezza che non era così intuibile dai profumi, segno che l’anima del vitigno si è perfettamente mantenuta.
ABBINAMENTI:
Ottimo con foraggi stagionati , piatti a base di carne bianca o anche rossa , pesce al forno strutturato .
INFORMAZIONI GENERALI:
I Fenocchio sono una famiglia di Monforte, viticoltori da generazioni, ma è stato con Giacomo, negli anni Settanta, che è cominciato il fantastico sviluppo dei loro vini. La cantina è stata fondata nel 1864, ed oggi sono Claudio e Albino Fenocchio a guidarla in quel panorama vitivinicolo straordinario che è Bussia di Monforte. La filosofia produttiva che contraddistingue questa storica cantina piemontese è quella della tradizione, fatta di un attento lavoro nei vigneti e di vinificazioni lunghe con l'utilizzo di grandi botti in cantina. Il risultato è davvero eccezionale e sbalorditivo: un vino fine, giocato sull’eleganza e dai toni delicati tipici della varietà di Nebbiolo. Le uve vengono coltivate nel vigneto Bussia, 4 ettari di terreno esposti a sud-ovest su terreni argillosi e calcarei, ricchi di ferro. Dal 1972 l’azienda possiede anche un vigneto a Cannubi, mentre dal 1995 fa parte della proprietà anche un vigneto a Villero, altro cru storico, altamente vocato. La coltivazione in tutti i vigneti è basata sui principi di sostenibilità volti a ridurre sempre di più l’impatto ambientale. Tutto questo ha portato Claudio a vinificare con mano sicura, senza consulenza, in modo tradizionale e riducendo al minimo gli interventi in cantina, ottenendo come risultato dei vini sinceri, rispettosi del terroir e dell’annata; vini lontani dall’omologazione, ma incredibilmente affascinanti per i loro intensi aromi e profumi: in un una parola, unici. Sono le parole dello stesso Claudio a chiarire la filosofia che sta dietro alla produzione di queste perle enologiche del Piemonte: «Il nostro Barolo resta cinque mesi in tini di acciaio inox e due anni in botti di rovere di Slavonia di grande capacità ed è affinato in bottiglia per un anno. Si evitano dunque i passaggi in barriques, che sarebbero eccessivamente aromatizzanti, per mantenere il più possibile il carattere unico di questo vino. Il passare del tempo conferirà profumi complessi e intriganti, per palati pronti a cogliere la piacevolezza di aspetti mai scontati, di grandissimo carisma».
Così nascono vini che sono autentica espressione di un territorio: con l’amore e la dedizione che solo dei produttori innamorati della propria terra riescono a fare.
NOTE:
“Consideriamo la nostra azienda agricola un'azienda biologica anche se non siamo ancora certificati; stiamo partecipando, tuttavia, al progetto europeo che incoraggia l'agricoltura sostenibile e seguiamo pratiche agricole tramandate da generazioni.
Uniremo i vigneti appena acquistati con quelli del nostro patrimonio di famiglia per creare un vino di qualità che rappresenti al meglio il suo territorio di origine, che puntiamo a tutelare in ogni modo possibile.
Ciò che da generazioni dà consistenza e forma la nostra azienda agricola familiare è il rispetto per il lavoro dei nostri antenati e la volontà di continuare questa tradizione ".
Claudio Fenocchio.
Questo vino può riposare in cantina 8/10 anni.
Contiene Solfiti.