LE DIFESE 2020 - TENUTA SAN GUIDO
- Descrizione
REGIONE ZONA GEOGRAFICA |
TOSCANA LOC. LE CAPANNE N°27 BOLGHERI (LI) |
PRODUTTORE | Tenuta San Guido |
DESCRIZIONE PRODOTTO | Le Difese è un vino rosso corposo dallo stile bordolese ma dall'anima toscana. Nasce dall'unione tra il cabernet sauvignon e il sangiovese, affina in barrique per 12 mesi. Al palato è morbido, rotondo, elegante e vellutato, animato da un'equilibrata freschezza e da sentori di ciliegie, cioccolato, erbe aromatiche e spezie dolci. |
UVE SELEZIONATE | 70% Cabernet e 30% Sangiovese |
VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO | La fermentazione avviene in tini di accaio a temperatura controllata con una macerazione che si protrae per ca 12 giorni sia per il Cabernet Sauvignon che per il Sangiovese. Dopo viene affinato per 12 mesi in "barriques" di rovere francese ed americano ed ulteriormente per tre mesi in bottiglia. |
SIZE | 0,75 L. |
GRADI | 13,50% |
ANNO | 2020 |
RICONOSCIMENTI |
Robert Parker 88/100 Wine Spectator 90/100 |
COLORE | Rosso rubino intenso. |
PROFUMI | Profumo con sentori di cioccolato e mora.Gusto fresco, pieno, rotondo e con tannini delicati. |
INFORMAZIONI GENERALI |
Tenuta San Guido è il risultato di una lunghissima tradizione, di un messaggio etico che si tramanda di generazione in generazione. Racchiude diverse eccellenze, il vino, la Razza Dormello Olgiata e il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri. I Marchesi Incisa della Rocchetta sono fra i protagonisti della storia d’Italia, dall’alto Medioevo fino all’affacciarsi dell’età barocca e oltre. Mario Incisa della Rocchetta nasce a Roma nel 1889 da famiglia piemontese, studia agraria a Pisa e coltiva fin da subito una forte inclinazione per l’agronomia, con il sogno, già negli anni Venti, di trovare la perfezione nell’agricoltura e nel rispetto della Terra. Si trasferisce in Maremma negli anni ‘40 dopo aver sposato Clarice della Gherardesca nel 1930, discendente di una delle famiglie più antiche della Toscana, quella del conte Ugolino cantato da Dante nella Divina Commedia. Il Marchese intuisce subito che si tratta di uno dei più straordinari biotipi dell’Europa mediterranea e inizia a sperimentare alcuni vitigni francesi, concludendo che il cabernet, di fatto così lontano dalla tradizione toscana e piemontese, rispettivamente del sangiovese e del nebbiolo, “ha il bouquet che stavo cercando”. È così che, grazie alle prime marze avute dai Duchi Salviati di Migliarino (nei pressi di Pisa), impianta nei terreni che dalla rocca di Castiglioncello degradano in dolci colline fino al mare il primo vigneto di cabernet sauvignon, siamo nei primi anni 40. Sappiamo, in realtà, che accanto ai cabernet (sauvignon e franc), i vitigni impiegati nel primo impianto erano vari e spaziavano dal canaiolo al ciliegiolo a viti a bacca bianca. La selezione massale, orientata al solo utilizzo del cabernet sauvignon, arriva in epoca più recente tra il 1960 e il 1968. Mario aveva intuito una straordinaria somiglianza tra i suoi terreni di Bolgheri e la regione di Graves a Bordeaux, per via di un suolo principalmente ghiaioso e ciottoloso, misto ad argilla, molto favorevole per la produzione di grandi rossi. Dal 1945 al 1967 il Sassicaia rimane un prodotto strettamente privato, riservato alla famiglia e agli amici. La prima annata ad apparire sul mercato è quella del 1968. |
TEMPERATURA DI SERVIZIO | 18-20° |
ABBINAMENTI | Carne arrosto-grigliata, Carne rossa in umido, Selvaggina |
NOTE |
Luigi Veronelli per primo si accorge della grandezza di quel vino: Contiene Solfiti. |